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Barbara Giovanetti, la Dea Bastet in cucina

Nel tempio felino per eccellenza di Roma, Romeow Cat Bistot, luogo di culto del cibo vegan sopraffino non poteva che esserci lei, la Dea Bastet in persona a sfornare dolci.

Barbara è gentile, con gli occhi buoni e le mani fatate, quando mangio i suoi dolci faccio le fusa.

Per incontrarla ho affrontato il caldo di questa estate romana, e dopo il suo turno in cucina ci siamo messe a chiacchere nel bel fresco di Romeow, mentre il gatto bianco Maos faceva il bello strusciandosi contro le sedie e guardandomi: sono forse fantastico? Si Maos, lo sei…

Barbara è una Pastry Chef d’eccellenza, seria, scrupolosa e maniaca della perfezione. Tutto quello che esce della sua cucina deve essere perfetto: e perfetto lo è.

Il suo “romanzo di formazione” è sentimentale e rocambolesco, quello di una donna che è riuscita a reinventarsi e a valorizzarsi, unendo alta formazione e predisposizione personale. Una Laurea in sociologia e ben 10 anni passati a lavorare per una emittente televisiva specializzata in contenuti food.

“Ho potuto vedere i più grandi maestri delle cucina italiana e internazionale all’opera, ho osservato per ore e ore le loro mani lavorare.. ho osservato e imparato dai loro gesti, movimenti, dallo loro passione e sapienza..”

L’amore per il buon cibo glielo ha trasmesso il nonno, con il quale da bambina e ragazzina ha girato l’Italia, a caccia di ristorantini e prelibatezze. Intorno ai venti anni la scelta per una dieta vegetariana e da sette anni vegan, scelta nata prima per motivi legati alla salute in famiglia, e che poi ha trovato conferma anche nel risvolto etico e ambientalista.. e i dolci? La pasticceria classica è vegetariana per definizione (tranne qualche rara eccezione, e lo so a mie spese)… come conciliare la scelta vegan con un palato esigente e l’arte bianca?

“ A quel punto mi siè posta una sfida: reimparare a cucinare senza proteine animali! Era una sì una sfida, ma anche divertimento puro! Ho iniziato spulciando qualche libro, come ad esempio La cucina etica, e poi i libri di pasticceria di Pasquale Boscariello. Poi i blogsono stati un riferimento importante, Muffin & Broccoli, Sugarless, mipiacemifabene, e poi Marie Iaforet, Amy Chaplin, Sara Britton, Miyoko Shinner, Keiko Ishida, e i libri di macrobiotica del maestro Michio Kushi e la moglie Aveline Kushi.. insomma uno studio intenso! Ma poi alla fine mi sono resa conto che ogni volta che entravo in cucina non potevo fare a meno di pensare: ma se io invece facessi così? E in questo modo sono nate le mie ricette, reinventando alcuni capisaldi classici come i macarons, la cassata, i cannoli … anche io per 5 anni ho avuto un blog, ricettebarbariche, che adesso è in pensione visto che sono in forza della squadra di Romeow da 3 anni. Una cosa che per me è importante è creare anche li ingredienti base per i miei dolci: autoproduco sia il latte vegetale che il burro cosi come tutte le creme a base di frutta oleosa, come la crema di nocciola ad esempio…

La prossima sfida di Barbara è riuscire a fare una pasta sfoglia che la soddisfi al 100% e i bignè, io le ho estorto la promessa di inventarmi un pandoro, perché si sa, anche se siamo ancora in estate, il Natale è alle porte coi sassi.

Parlare con Barbara ha rafforzato in me la convinzione che per cucinare bene ci voglia tecnica, ma per trasmettere un’emozione sia necessario il cuore. Lei ha sia tecnica che cuore, quindi con i suoi dolci siamo in una botte di ferro!

Barbara Giovanetti è Pastry Chef @ Romeow Cat Bistrot, via Francesco Negri 15, Roma
le foto dei dolci qui sotto ( che acquolina vero?) sono prese dalla pagina FB di Romeow, crediti Sabrina Rossi

 

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