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vado a vivere in campagna: sesto trasloco in sette anni.

Da dieci giorni abbiamo traslocato nella nostra nuova casa.
In Toscana, in mezzo al bosco, dietro le colline di Fiesole. Io a Fiesole ci sono nata, ma ho sempre, più o meno, vissuto a Firenze. E ci sono nata perché negli anni 80, e io sono del 1982, l’ospedale di Fiesole era considerato all’ avanguardia per i parti. E così sono nata mentre la luna sorgeva.
La mia vita romana, seppur dietro l’angolo, mi sembra lontana anni luce.

Ora sono qui, dopo un trasloco mirabolante e pieno di imprevisti, che scrivo mentre da poco è sorto il sole e ho già avuto il mio primo incontro decisamente bucolico e pittoresco della giornata. Davanti alla cucina c’è un albero di noci, e il solito scoiattolo ciccione dal pelo rosso e dalla pancina bianca, stava scegliendo le noci da portarsi nella tana. Poi in lontananza in un campo più a valle un cerbiatto ha fatto la sua sfilata, molto bambi, ma con il rovescio della medaglia: il suo verso è simile più a rutto con eco che alla vocina soave disney. La mattina mi sveglio presto, perché tra gli scatoloni da svuotare c’è già da pensare  alla legna da raccogliere per l’inverno, alle more nei rovi, all’ albero di fichi che a settembre mi regalerà qualche indigestione, all’ uva nera e profumata che si arrampica sul melo cotogno, alla nepitella e chissà a quante altre piantine mangerecce.. c’è un universo da scoprire qui, c’è un ritornare a me stessa. I miei sensi si stanno già affinando, l’udito è più sottile, il fiato più resistente e le camminate a passo leggero e sicuro nel bosco mi stanno ricordando chi sono. Mi piace restare sospesa nel silenzio di questo grande spazio aperto, un silenzio che brulica di voci che voglio imparare ad ascoltare, c’è la voce del vento.
Perché ho vissuto così tanto e in modo accanito in città? Ho amato ogni città in cui ho vissuto, ho amato Parigi, Londra, Bari e Roma, amo Firenze ma… non sono fatta per la vita chiusa tra quattro mura. I ricordi più belli della mia infanzia sono quelli in campagna dei nonni, quando scappavo di nascosto per dormire nella cuccia con il cane, i pungitopo, le castagne da raccogliere e la magia di assaggiare i corbezzoli.
Le stelle la notte. Ce ne sono tantissime! Ho già individuato la stella polare e vedo Marte sorgere rosso all’ orizzonte.
Io adesso sono qui, e son presente a me stessa.

In questa nuova Vita, la mattina mi alzo presto per vedere l’alba. Ma sono sempre io, con le mie magliette a righe, e pure la camice da notte a righe. Se penso come sono arrivata fin qui posso solo sorridere. Ho eliminato la parola “nonostante” dal mio vocabolario. Sono qui non “nonostante tutto quello che è successo”, ma “grazie a tutto quello che è successo”. Quello che superficialmente poteva sembrare la mia sfortuna, è in realtà il mio tesoro.

esplorando il territorio con la luce del crepuscolo

 

Comments

  • Valentina Bonserio
    reply

    Auguri tesoro per la tua nuova vita,con il nome che hai sei tornata davvero a te stessa!spero di vedervi ripresto!Anche io spesso penso che mi piacerebbe vivere in campagna❤❤

    18 Agosto 2018
  • Guendalina Allodi
    reply

    Buon inizio,
    Ti leggo da poco ,anch’io tra qualche mese mi trasferisco nelle campagne firsolane!!
    Un grande in bocca,al lupo!!
    Guendalina

    18 Agosto 2018

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