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LA FLUFFOSA VEGAN, e altre creature mitologiche.

Perché all’improvviso ho deciso di condividere questa ricetta? La mia personale chimera, la mia creatura mitologica, la sfida che mi ha tenuto compagnia negli ultimi due anni. La fluffosa vegan con aquafaba.
Perchè ho capito che le cose belle della vita vanno condivise, altrimenti ammuffiscono.

Sapete quanto sia capricciosa l’aquafaba, si monta e smonta, diventa lava nel forno, decisamente suscettibile agli sbalzi di temperatura e sulla sua natura devo dire che c’è in rete una varietà infinita di posizioni che in compenso il dibattito del consiglio di Nicea è robetta. Quando si mette lo zucchero? E quale tipo di zucchero? Va fatta ridurre? Di quanto? E quale è la migliore aquafaba? Quella autoprodotta o quella dei ceci in scatola? E perchè i grassi per l’aquafaba posso diventare più letali della criptonite? Una cosa era a dir poco certa in tutto questo intreccio, che la fluffosa con l’aquafaba finora non la aveva fatta a modino nessuno. O meglio qualcuno sì, ma ottenendo risultati un po’ borderline (tipo dolci spugnosi animati di vita propria che la notte vagano per casa).

E cosa ho pensato, io che sono una testolina dura? Ghe pensi mi!

Ecco allora che mi sono messa a ragionare, scrivere, fare calcoli, immaginare. E alla fine ci sono riuscita, un anno fa. Ma poi quando ho traslocato in questa nuova casa, la fluffosa con l’aquafaba non mi riusciva più. Dove sbagliavo? Come era possibile? La vita di campagna fa bene a me ma nuoce gravemente ai miei dolci? E dopo lo scoraggiamento iniziale mi sono armata di buon senso e ho misurato la temperatura interna del forno, per scoprire che c’era uno scarto di ben venti grandi. Che per l’aquafaba sono diabolici come per me potrebbe essere rimettermi i tacchi dopo anni di ballerine e stan smith. Insomma, un trauma. Allora meglio condividere, non solo la ricetta, ma la mia passione per le sfide, la capacità di trovare soluzioni, che spesso si nascondo proprio sotto ai nostri occhi.

Approfitto di questo dolce anche per fare a tutti gli auguri di buon Natale, e mi aspetto in coro un ridente “a te e famiglia!”

Se volete divertirvi con l’aquafaba, trovate il link della sua storia, quello della ricetta del burro e la mousse di cioccolata.

E ovviamente la ricetta della fluffosa vegan all’arancia con aquafaba, anche nella sua variante con uva fragola, che ho fatto questo autunno.
Seguite scrupolosamente le quantità segnate nella ricetta, non sono ad occhio, ma al micron. E non abbiate paura di misurare prima la temperatura del forno, ne andrà della vostra salute mentale!

Viva l’aquafaba. 

P.S. dalla regia mi dicono che c’è una errata corrige da fare. Misurare la temperatura del forno è stata una idea di Vito, ed è uno dei motivi per cui lo amo.

fluffosa autunnale con aquafaba e uva fragola

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