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Peperoni arrosto, e riflessioni che ritornano

i peperoni sono come certi pensieri, ritornano.

 

INGREDIENTI per due persone, o una molto golosa
2 peperoni gialli
2 peperoni rossi
una punta di curry verde
un pugno di uvetta ammollata e asciugata
sale, pepe e olio qb

PROCEDIMENTO
I peperoni li metto in forno con funzione grill ventilato, li giro ogni 10 minuti circa, temperatura a 180* fino a che non sono arrostiti. Poi li lascio intiepidire e li pulisco. Frullo l’olio d’oliva con il curry verde, condisco, aggiungo sale e pepe, lascio riposare, mangio.

RIFLESSIONI
Questo 2018 ha per me il sapore nostalgico del peperone. Sono passate solo due settimane dall’inizio del nuovo anno, e già alcuni pensieri ritornano. Sono pensieri che mi tengono compagnia da tempo, che balzellano nei miei pensieri e fanno capolino nei momenti di stallo. Pensieri senza una forma, ma pieni di sostanza, dal sapore persistente, proprio come i peperoni arrosto. Ecco che con un mezzo sorriso approfitto di questa ricetta very basic per una digressione e una serie di propositi. Ho aperto il blog oramai quattro anni fa, e di cose ne sono successe parecchie assai, per usare un eufemismo, vari movimenti che ho saputo cavalcare con apparente grazia e fermezza. Sono una tosta io, o almeno riesco a darla a bere. I miei peperoni mentali invece stanno diventando dei buoni amici, perchè sono lì in agguato a ricordarmi alcune verità importanti. La prima è che devo digerire: se un pensiero peperonizzatoritorna, è il momento di prendere i fermenti lattici esistenziali e affrontare quello che deve essere fatto. Giro intorno ai miei desideri, metto in coda i miei progetti, arranco e realizzo tutto in modo pirotecnico e favoloso nei cinque minuti risicati che di nascosto dedico a me stessa. Perché alla fine non ci credo. Perché penso di non meritarmelo, perché è più comodo fare progetti e ricamarci sopra, invece di realizzarli, perché per me è più facile fare un tifo sfegatato per gli altri ma non per me stessa. Adesso basta, voglio provarci. Coltivare la perseveranza non è mai stato il mio forte, penso che a quasi 36 anni possa darmi una canches e diventare la persona che di nascosto sogno di essere. Ci vuole una pianificazione, una strategia. Bene, allora comincio con i corsi di cucina che organizzo da sempre in modo disordinato all’ultimo minuto. Farò un calendario, sì sì, proprio io, farò un calendario per il primo semestre. Mi viene da ridere, ma lo farò, alla fine posso sempre sorprendermi. E se Coco Chanel diceva Mettiti il rossetto rosso e combatti, ora io mi vado a mettere lo smalto rosso e pianifico sei mesi di corsi di cucina, stilo la lista delle ricette impossibili da preparare, finisco l’indice del libro che bramo pubblicare e butto via i vecchi vestiti. Magari i vestiti li butto via domani, eh che dite?

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