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Il burro di acquafaba

INGREDIENTI
45 ml di aquafaba, ovvero l’acqua di cottura dei ceci
1 dl di olio di cocco
20 ml di olio di semi di vinacciolo
2/3 di un cucchiaino da caffè di aceto di mele non filtrato, ovvero un cucchiaino decisamente scarso
1 pizzico di sale integrale di Bretagna, o quello che preferisci

PREPARAZIONE
Compra i ceci bio in scatola, mangiali e serba la loro acqua di cottura. Misurane 45 ml e mettili nel boccale alto del frullatore ad immersione, oppure nel frullatore classico. Io ho usato il quest’ultimo. Dopo aver miscelato vigorosamente gli oli tra di loro, aggiungili filo filo nel frullatore azionato ud una velocità media, poi metti aceto e sale e continua a frullare. Riponi il composto in frigo e aspetta qualche ora, o una notte intera. Il contenitore non deve essere tappato fino a quando il burro non sarà solido. Se vuoi dargli quel bel colore giallino del burro aggiungi un micro pizzico di curcuma mentre stai frullando il tutto.

DARE A CESARE QUEL CHE é DI CESARE
Questa ricetta non la ho inventata io, ma la ho semplicemente tradotta e modificata. L’originale lo potete trovare qui, io ho fatto come vi dicevo delle modifiche. La blogger danese diabolica che ha inventato questo burro usa l’olio di colza, oppure consiglia l’olio di canola. Entrambi mi fanno orrore e raccapriccio per svariati motivi, e ho trovato nell’olio di semi di vinacciolo un validissimo sostituto. Per dirla ancora meglio: non posso fare un paragone con la sua versione per i sopracitati motivi, ovvero l’orrore e il raccapriccio, ma questo burro con l’olio di vinacciolo e l’olio di cocco miscelati insieme viene benissimo!
Alcune considerazioni: per spalmarlo bene sul pane, il burro non deve essere gelido di frigo, ma leggermente a temperatura ambiente. Il retro gusto del cocco non lo sento, ma forse perché ormai sono intrisa di burro di cocco in tutti i miei pori, usandolo sia come condimento che come base per i cosmetici casalinghi. Se non ti dovesse piacere l’olio di cocco al naturale, esiste anche la sua versione deodorata, che si trova comunque nei negozi bio. L’olio di cocco la fa da padrone in questa ricetta, poiché è molto suscettibile alla temperatura. Con il caldo si scioglie e con il freddo diventa solido, ecco svelato il suo impiego. (l’olio di cocco è solido sotto i 15/20 gradi, e completamente liquido sopra i 24 gradi).

Felice pane e burro a tutti, io sono quasi commossa.
Ah! qui il mio post sull’aquafaba.

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