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OPERA WAITING PASTRY intervista!

Due amici coraggiosi, Elisa e Gabriele, hanno dato una sterzata allora loro vita decidendo di mettere le mani in pasta e radicare i piedi sul territorio. Non potevo inaugurare la sezione delle interviste se non chiacchierando con loro (a bocca piena), facendomi raccontare come nasce il loro bellissimo progetto, legato al km zero, al biologico, alla creatività, alla gioia di vivere.

Cosa caratterizza la vostra produzione rispetto ad una “normale” pasticceria?

Ci sono diversi aspetti: prima di tutto le materie prime, usiamo solo prodotti di base totalmente naturali, senza conservanti o preparati, usiamo cereali antichi per ottenere un prodotto come una volta ma con un gusto altamente innovativo e frutto di ricerca, dopodiché l’altro aspetto è la progettualità artistica che di volta in volta ci sfidiamo a tirare fuori, con istallazioni materiche (dei prodotti che usiamo) e audio video, in collaborazione spesso con artisti di varia natura… non possiamo fare a meno di sperimentare.

Come esprimete il legame con il territorio e il km zero?

Siamo molto fortunati, viviamo una zona ricchissima di tutto di più, troviamo quasi tutto, abbiamo alcune lacune sul burro e poco più… ( ma spesso non serve!!)

E’ bellissimo produrre con quello che hai intorno, poi ci conosciamo tutti, collaboriamo e ci incoraggiamo… anche quello serve!

Potete raccontarmi qualcosa “sull’universo parallelo” dei grani antichi? Quali sono le loro caratteristiche nella lavorazione?

Abbiamo cominciato per poesia… e ora non possiamo più farne a meno!

Varietà di grani antichi ce ne sono moltissime, è un mondo! Sono fantastici dal punto di vista nutrizionale, prevengono fortemente intolleranze sempre più diffuse per via del basso contenuto di glutine e per la loro unicità priva di incroci che caratterizzano i moderni grani e cereali, inoltre, sono interessanti anche sotto il profilo agronomico, la loro ampia adattabilità ambientale li propone come cereali particolarmente indicati per sistemi agricoli biologici e a basso impatto ambientale.

Per la lavorazione ci vuole un po’ più di sensibilità, il risultato può cambiare moltissimo a seconda di molti fattori, il clima , l’acqua, perché no anche l’umore… quindi molta soddisfazione..

Da dove nasce la vostra curiosità per la pasticceria vegan e come pensate di inserire questa produzione nel vostro repertorio classico?

Il nostro interesse per il vegan, va di pari passo per l’interesse sull’ alimentazione salutare in genere; dopo un primo periodo di sperimentazione “pasticcerà” anche noi stessi ci siamo resi conto che non potevamo più sostenere una così tanta sovraesposizione agli zuccheri, uova , burro ecc… quindi da buoni golosi, vogliamo proporre sempre cose appaganti ma anche salutari, ci siamo accorti che il vegan in questo da moltissime opportunità.. Nella pasticceria fresca, abbiamo già inserito delle torte da cerimonia ,invece nella produzione confezionata, è stato più difficile, abbiamo messo a punto pochi prodotti… ma siamo felicissimi di arricchire le nostre conoscenze attraverso scambi e spirito di ricerca, una cosa che ci piacerebbe è mettere a disposizione il nostro spazio ai professionisti con caratteristiche diverse dalle nostre, per eventi e approfondimenti, perché crediamo che l’impollinazione di idee crei un onda di speranza e creatività..

 

lab@operawaiting.it

www.operawaiting.it

via San Gimignano 71, Poggibonsi 53036

Tel. 0577 1741358

FB OperaWaitingPastry

 

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