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il mio Taste 2019

Il mio TASTE 2019, cosa mi è piaciuto e cosa ho fatto:

Lunedì si è chiuso il sipario sulla edizione 2019 del TASTE a Firenze, organizzato da quella impeccabile macchina da guerra che è il Pitti. In perfetto stile stiloso l’edizione 2019 del Taste mi ha attirato come un canto di sirena. Sono scesa dal mio cucuzzolo per fare un bagno di mondanità, nella  mini metropoli tentacolare, scoprendo nuovi prodotti e partecipando a tre eventi molto belli.

Ma andiamo con ordine. Per prima cosa arrivata alla stazione Leopolda mi sono regalata del tempo presso il corner di libri di Guido Tommasi Editore ( e se stai leggendo caro editore, sappi che sogno di poter pubblicare con te un mio libro di ricette, bucolico e sofisticato)… adoro sfogliare i libri di cucina, e di nascosto annuso anche le pagine, i libri freschi di stampa sono buoni come il pane!

Tra le mille-mila proposte che ci sono ogni anno al Taste mi piace condividere con voi: i prodotti di Opera Waiting Pastry, che hanno ingrandito la loro proposta vegan, nella rosa dei loro prodotti da forno rigorosamente bio e con grani antichi. Qui trovate l’intervista che avevo fatto loro 4 anni fa, bravi! Ho scoperto anche una linea completamente gluten free Brio Gluten Free Bakery, che fa anche dei biscottini vegan niente male, 100% GF e 100%vegetali. Mi sono persa anche tra i sapori dei germolgi di Koppert Cress, e finalmente ho potuto dare un nome ad un piantina dal sapore sapido e frizzante, che vedo usare a destra e manca dai grandi chefs: n a s t u r z i o !

Sono stata ospite di un evento #fuoriditaste molto simpatico e colorato, per me che finché non arriva il 21 marzo mi vesto o di nero, o di blu, o di nero, o blu, e qualche volta di nero. Manila Grace ha organizzato una shopping experience con un esperto che mi ha aiutata nello scegliere un look completo: scarpe, pantaloni, giacca, maglia e borsa. E sono sbocciata come la primavera: pantaloni celeste come il cielo, maglia a righe e soprabito blu. Ad accompagnare il pomeriggio i succhi di Depura Vita, e i fiori di Silvia dei Fiori.

Sabato, sempre nel turbinio del #fuoriditaste, sono stata anche alla presentazione di un progetto molto interessante e cartaceo, e già questo merita un plauso, perché in un periodo di sopra-esposizione mediatica e digitale, tornare alla pace della carta stampata è una benedizione. Martina Liverani, già editrice di quel piccolo gioiello che è Dispensa, e i fratelli Aloe, mente e mani che impastano nel progetto Berberè – pizzeria gourmet nata a Bologna e che sta conquistando l’Italia, hanno dato vita a 24hourpizzapeolpe, una rivista che racconterà generi umani e alimentari, per citare la Martina, delle città nelle quali Berberè e presente. Storie di pizza e di persone, di strade, di arte, di umani legami che lievitano e fermentano. il prossimo numero, ad Ottobre, racconterà Torino.

E poi domenica il mio appuntamento preferito, Ortobello da Riccardo Barthel. Ogni anno in occasione del Taste, lo spazio di Riccardo Barthel si apre al pubblico di curiosi e golosi presentando un pranzo curato dagli chef di Desinare. Lo chef Cristian Giorni ha curato la proposta vegan, e mi sono abbuffata di un meraviglioso ed esplosivo panino farcito di giardiniera e s-formaggio, e una deliziosa schiacciata alla fiorentina. Fatto il mio ordine, in mano mi sono ritrovata una molletta per il bucato, una paletta da gelato, e un tappo di bottiglia: tutti oggetti riciclati per ritare panino/molletta, paletta/dolce, tappo/bicchiere di vino. Idea ecologica e simpatica, bravi! Riccardo Barthel poi me ha il sapore delle madleine, in generale tutta quella zona di Porta Romana sa di infanzia, ricordo le passeggiate mano per man con mia nonna, i dolci da Gualtieri, le vetrine di Barthel, il mercato in Santo Spirito e i mucchi di foglie secche a Boboli.

Tra i banchi presenti ad Orotbello con le proposte a km zero, ho lasciato il cuore nella azienda Agricola… Stoppioni! Trovare dei miei omonimi che lavorano la terra con passione e a more mi ha fatto sorridere ma non sorpreso e, dopo esserci presentate : piacere Stoppioni, altrettanto Stoppioni, ci siamo messe a ridere e abbiamo fatto quattro chiacchiere. L’azienda agricola Stoppioni si trova a San Felice ad Ema, e fanno vendita diretta al pubblico, Io andrò sicuramente a trovarli.

Ecco il mio breve resoconto del Taste 2019.
Ora sono tornate sui miei monti e penso al giardino, ho un sacco di lavoro da fare!

[ecco una piccola carrellata delle mie foto al #Taste2019 ]

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